Hai dubbi sull'efficienza o la pianificazione del tuo portafoglio di investimenti? Clicca qui e compila il modulo!
Se vuoi rimanere aggiornato sui contenuti finanziari in tempo reale seguimi sulla mia pagina instagram!
Difficoltà:
Tempo di lettura: 5 min
Dopo aver analizzato i fondi comuni di investimento, in questo articolo ci soffermeremo ad analizzare gli Exchange Traded Funds, conosciuti più comunemente con il nome di ETF.
A differenza dei fondi comuni di investimento che hanno una gestione attiva, gli ETF possono contare su una gestione passiva. Non vi è un gestore che seleziona le azioni da inserire nel portafoglio dell’investitore: gli ETF inseriscono automaticamente all’interno del portafoglio tutti i titoli presenti sui mercati finanziari. L’andamento dell’ETF selezionato è quindi fortemente correlato a quello dell’indice di riferimento e si può quindi dire che gli ETF replicano il mercato sottostante.
Per approfondire il tema degli etf leggi anche i miei articoli intitolati “La gestione passiva: cos’è? Quanto costa?” oppure anche “ETF: vantaggi e svantaggi”.
Un ETF può essere strutturato:
Ma quali sono gli elementi a cui bisogna fare attenzione quando si selezionano gli ETF? In primo luogo è importante inserire nel portafoglio ETF non piccoli, in quanto potrebbero esserci problemi relativi ai volumi di negoziazione e agli scambi; in secondo luogo è necessario guardare alla solidità dell’emittente; in terzo luogo è fondamentale verificare che essi siano a replica fisica; infine è necessario considerare l’età del fondo.
Rispetto a questo ultimo punto occorre fare una precisazione: è consigliato inserire nel portafoglio degli ETF che abbiano già un po' di anni di storico. Con il trascorrere degli anni nascono tanti nuovi ETF ma bisogna sottolineare che come molti nascono altrettanti ne muoiono. Andando a selezionare un ETF con uno storico importante, si può capire se questo nel tempo abbia sempre fatto il “suo” nel seguire l’indice di riferimento, se sia stato solido e se non abbia avuto alcun problema relativo agli scambi e alla liquidità.
Esistono 2 varianti di ETF comuni:
La scelta di una tipologia di ETF piuttosto che l’altra dipende dagli obiettivi di investimento del singolo soggetto. Se l’investitore ha intenzione di investire il proprio capitale per farlo crescere il più possibile nel tempo, non avendo la necessità di prelevare il reddito derivante dall’investimento, è caldamente consigliato che questo investa in ETF ad accumulazione. Se invece l’investitore ha un capitale ben consolidato e vuole integrare il proprio reddito o vivere di rendita con il capitale, ha senso che compri ETF a distribuzione per godere dei dividendi staccati.
Un’altra differenza che distingue i fondi comuni di investimento dagli ETF è che questi ultimi hanno costi di gestione molto bassi. Ciò accade perché la gestione è passiva e quindi non vi è un gestore che seleziona i titoli. Per capire l’ordine di grandezza del costo: un ETF ha costi in media al di sotto dello 0,50% l’anno (addirittura alcuni arrivano ad avere costi pari allo 0,03%).
Il più classico esempio di ETF che viene spesso menzionato è l’“MSCI World”. L’“MSCI World” è un ETF azionario che ha l’obiettivo di replicare l’andamento degli indici mondiali e investe su tutto il mondo. Il vantaggio di questo specifico strumento risiede nel fatto che permette di avere delle piccole porzioni di tutte le società mondiali. Da sapere infatti che l’MSCI diversifica in circa 1612 titoli a livello globale e in 23 paesi differenti. Con questo strumento vi è quindi la possibilità di diversificare a pieno i propri investimenti.
Dopo aver analizzato e compreso le principali caratteristiche e differenze tra ETF e fondi comuni di investimento, l’investitore dovrebbe avere capito che in un’ottica di medio-lungo termine conviene avere un approccio ibrido tra fondi ed ETF (con prevalenza di questi ultimi nel portafoglio). Se il singolo soggetto non è in grado di fare una selezione dei fondi, ha molto più senso che compri esclusivamente ETF. Nel caso in cui l’investitore ha competenze nella fund selection, potrebbe essere più conveniente, talvolta, che acquisti qualche fondo piuttosto che ETF.
Hai dubbi sull'efficienza o la pianificazione del tuo portafoglio di investimenti? Clicca qui e compila il modulo!
Se vuoi rimanere aggiornato sui contenuti finanziari in tempo reale seguimi sulla mia pagina instagram!
Appurato che investire secondo delle solide basi può diventare oltre che una garanzia (sul proprio capitale) anche grande vantaggio (in termini di guadagno sul lungo termine) come possiamo effettivamente iniziare a farlo? Costruire un portafoglio richiede prima il conoscere con cosa lo si può comporre. Studiamo assieme tutti gli strumenti finanziari che il mercato ci offre, i vantaggi e gli svantaggi di ognuno e come questi influenzino le caratteristiche del nostro portafoglio.
Warren Buffett è uno degli investitori più conosciuti al mondo che, nel corso di decenni di investimenti, ha costruito una vera e propria fortuna grazie alla tecnica del value investing. In questo approfondimento vedremo il metodo con il quale investe uno dei più grandi al mondo cercando di...
Vivere di rendita è il sogno di moltissime persone, obiettivo raggiungibile mantenendo le proprie spese ed il proprio tenore di vita grazie al capitale cumulato nel tempo e ai frutti che ne derivano. Scopo di questo approfondimento è provare a capire se con un milione di euro si riuscirebbe a...
Con il termine inflazione si intende l’aumento generalizzato del livello dei prezzi che va a ridurre il potere d’acquisto delle famiglie. Il termine inflazione è tornato di uso quotidiano a partire dal 2021, in seguito all’aumentare del livello medio dei prezzi causato delle politiche monetarie...
Orizzonte temporale e profilo di rischio sono due elementi fondamentali che ogni risparmiatore deve considerare nella scelta dei propri investimenti. Con orizzonte temporalesi intende il periodo di tempo durante il quale si intende rinunciare alle proprie disponibilità per investirle e ottenere una...