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Oggi vi voglio parlare di un Megatrend con ottime prospettive di crescita per il futuro: la Cannabis.
Come tema è tornato recentemente al centro del dibattito pubblico italiano per il referendum, che ha superato le necessarie 500 mila firme in meno di una settimana, promosso da varie associazioni e partiti. Come investitori attenti al mercato e ai suoi sviluppi, è bene avere sempre una mente aperta in modo tale da poter individuare delle opportunità di investimento che possono rivelarsi molto redditizie. Ma andiamo con ordine.
È fondamentale chiarire subito questo punto prima di proseguire oltre. Quando si parla di Cannabis si intende l’industria nel suo insieme, cioè l’unione sia delle vendite di cannabis light sia della cannabis con livelli di THC più alti per uso medico e non-medico.
È doveroso spiegare brevemente cosa significa cannabis light: è quella tipologia di canapa legale in Italia dal 14 gennaio 2017 sia per uso medico che ricreativo, caratterizzata da livelli di THC inferiori allo 0,2% (massimo 0,6%) e con una maggiore concentrazione di CBD.
Il CBD è il principale componente non psicoattivo della cannabis sativa ed è contenuto in percentuali variabili in oli, fiori o creme. Le sue proprietà sarebbero molteplici, almeno a livello potenziale, visto che le evidenze scientifiche sono ancora poche: antinfiammatorio, anticonvulsivo, antiossidante, antiemetico, ansiolitico, antipsicotico, addirittura antiepilettico. Infatti, la cannabis light viene utilizzata per il trattamento di dolori (anche cronici), nausea, mal di testa, stress, ansia, spasmi muscolari e addirittura per l’epilessia.
Invece, il THC è un componente psicoattivo della cannabis ed è responsabile degli effetti caratteristici dati dal consumo di cannabis. Tuttavia, al momento, le coltivazioni e le vendite di canapa con THC superiore allo 0,6% sono presenti solo in pochi Stati nel mondo. Attualmente la cannabis è legale sia per uso ricreativo sia per uso medico in 15 Stati degli USA, Canada, Uruguay e Olanda. Solo per l’uso medico la canapa legale è presente in 36 Stati degli Usa e in più di 30 nel mondo, tra i quali l’Italia.
Le spinte antiproibizioniste e per la legalizzazione, stanno mettendo pressione in molti Paesi del mondo per approvare i vari referendum popolari, come quello in Italia, per poter consumare anche la marijuana con livelli di THC più alti. Gli Stati più interessati da questa situazione sono: Australia, Cile, Colombia, Germania, Grecia, Israele, Perù, Polonia e Regno Unito.
Come non mai, questa tipologia di rischio va assolutamente presa in considerazione quando si parla di investire nel settore della cannabis. Questa industria è molto dipendente dagli sviluppi governativi e dalle decisioni politiche prese in ogni Stato. Per esempio, negli USA, gli istituti di credito americani non possono fornire servizi alle società e industrie che lavorano nel settore della cannabis, dal momento che a livello federale non c’è stata ancora alcuna legalizzazione della cannabis e quindi le banche violerebbero le leggi sul riciclaggio del denaro. Questo crea un forte problema per le industrie che si ritrovano grandi quantità di contanti in cassaforte, denaro difficilmente depositabile in banca, quindi sono società che corrono grandi rischi di furto.
In aggiunta, le decisioni politiche e i disegni di legge a favore della legalizzazione sono estremamente dipendenti dai partiti al potere e, con nuove elezioni e governi, i vari Stati sono sempre in balia di cambiamenti di idee in materia di legalizzazione.
Abbiamo già detto sopra,che questo prodotto si può utilizzare sia per scopi medici sia per finalità non-mediche. Ma sotto quali forme si può presentare, vendere e consumare la cannabis?
Principalmente la cannabis viene consumata attraverso il fumo, ma vengono venduti anche solo i fiori, oli e tinture a base di marijuana, prodotti edibili, bevande e infine pastiglie, destinate all’uso medico. Il consumo e la vendita del segmento edibile riguardante la cannabis sta registrando una forte crescita, posizionandosi al secondo posto nella classifica dei gusti dei consumatori. Tuttavia, resta vitale la vendita di canapa destinata al fumo ma, come verrà percepito fumare cannabis?
Mi spiego meglio.
Non sappiamo ancora se con la legalizzazione della cannabis si verrà a creare un mercato simile a quello del tabacco, dove è presente una forte fidelizzazione per il marchio specifico, quasi una dipendenza dei fumatori verso uno specifico brand. Tuttavia, a differenza del tabacco, la cannabis crea meno dipendenza, si fuma solitamente per divertirsi e spesso in compagnia, per le occasioni di ritrovo sociale.
Non sappiamo nemmeno se invece sarà percepito come l’alcol, tipicamente consumato in compagnia di altre persone, dove il marchio non è fondamentale e infatti è un mercato formato da pochi soggetti con innumerevoli brand al loro interno.
Possiamo dire che la cannabis comprata per essere fumata, sarà probabilmente un prodotto con un riconoscimento e dipendenza verso marchi poco noti, con poca fidelizzazione del cliente. Diversamente, le bevande e gli alimenti a base di cannabis si prestano di più per essere visivamente riconosciuti e categorizzati in una marca nota con un suo logo e nome.
Ora diamo uno sguardo ai dati e ai report per capire la situazione attuale.
Da investitori è sempre giusto analizzare il contesto di riferimento nel quale si va a inserire un’opportunità di investimento. A seconda di quale tipologia di cannabis e relativo utilizzo, possono cambiare notevolmente le stime degli analisti. Tutto ciò complica molto il nostro lavoro, perciò ho scelto di menzionare alcuni dati salienti riguardo questo Megatrend.
Come potete vedere c’è molto dibattito tra gli analisti, ci sono tante domande e tanti dubbi da risolvere, le ipotesi sono varie e tutte discutibili. Le dinamiche non sono ancora chiare, il mercato è agli inizi, ancora acerbo e di nicchia. Pochi si ricordano la bolla scoppiata tra il 2017/2018, quando molti investitori si sono scottati con questo settore.
Stiamo vedendo la nascita di tante compagnie e aziende per questo settore ma non sappiamo quali falliranno, quali avranno un enorme successo, anche perché ci sono principalmente 3 tipi di aziende operanti nel mercato della cannabis.
Le 3 tipologie principali sono:
Se avete letto fino a qui significa che c’è un genuino interesse in questo megatrend e non siete spaventati dalle incertezze e dai rischi per il futuro di questa industria. Quindi, vi ricordo i soliti consigli per evitare scottate clamorose:
Ecco i miei suggerimenti per un corretto approccio razionale verso questo tipo di investimento:
In conclusione, se siete ottimisti e aperti a questo Megatrend, sarà sicuramente interessante osservare che direzione prenderà questo mercato nel futuro e come le decisioni politiche nei vari Stati in materia di legalizzazione influenzeranno questo settore.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.
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